Marketing Flash: il “perché” che fece volare il primo aeroplano

Ogni martedì su Radio Scream Italia va in onda Playout, con la mia rubrica Marketing Flash
In questa seconda il tema è stata l’invenzione dell’aeroplano. Spoiler: non sono stati i fratelli Wright… 🤓

Voglio leggerti una citazione di Simon Sinek che ha cambiato la storia del marketing: “Le persone non comprano quello che fai; comprano perché lo fai”. Forse il suo nome non ti dice nulla, ma probabilmente conoscerai la sua faccia: Sinek ha tenuto un intervento al TED del 2011 che è il terzo più visto di sempre sul web. Il suo speech è diventato virale, e non stupisce, dato il valore rivoluzionario delle sue idee (ho tenuto un webinar che parla dell’idea del “perché” nell’opera di Sinek, puoi leggere l’estratto qui).

Ecco i punti salienti dell’idea di Sinek: per ispirare e per avere successo nella propria comunicazione, nel marketing si deve partire dal perché. Il perché è l’identità primaria di un’organizzazione, è in un certo senso il suo valore fondante… e invece nel marketing, molti professionisti partono dal “Che cosa”: produciamo questo prodotto / questo servizio… Oppure dal “Come”: operiamo con professionalità, con esperienza

La chiave del successo della comunicazione è, appunto, partire dal perché produciamo questo prodotto e perché abbiamo scelto di adottare questa professionalità. In parole povere: qual è il nocciolo di questa azienda.

Per comprendere meglio questa idea, nel suo libro “Partire dal perché” (un titolo che è già tutto un programma), Sinek racconta la storia del team di grandi professionisti che inventò l’aereo.

No, non si tratta dei fratelli Wright.

Simon Sinek Partire dal perche Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clienti
Perché alcune persone e alcune organizzazioni sono più innovative, più influenti e più profittevoli di altre? Perché alcune riescono a portare alla fedeltà i propri clienti e altre no? Scoprilo nell'opera più influente di Simon Sinek

Sto parlando di Samuel Langley, stimato astronomo, presidente dello Smithsonian Institution ed ex professore di Harvard. Langley, grazie a conoscenze molto altolocate e importanti, era riuscito a farsi dare un cospicuo finanziamento ed aveva messo a libro paga le migliori menti della sua epoca per costruire il primo mezzo volante della storia. E ci riuscì: il 6 maggio 1896 il suo prototipo di aeroplano decollò per il primo volo della storia.

Qualche anno dopo ci riuscirono anche Wilbur e Orville Wright, due costruttori di biciclette di un paesello dell’Ohio. La loro conoscenza più in alto era il pastore della loro parrocchia, erano semi-autodidatti e non erano neanche diplomati, ma soprattutto non avevano il becco di un quattrino. Tuttavia, la loro passione, le loro idee rivoluzionarie, il loro grande obiettivo ispirò un gruppo di appassionati che misero a disposizione i mezzi per incominciare. Il 17 dicembre 1903, quasi 7 anni dopo Langley, anche il mezzo volante dei Wright si librò nell’aria.

Come andò a finire? Langley abbandonò l’impresa e venne ricordato più per i suoi fallimenti che per i suoi successi. I Wright proseguirono e perfezionarono la loro invenzione e sono ricordati ancora oggi come “gli inventori dell’aeroplano”. In confronto a Langley, i Wright erano dei poveracci, ma il loro perché, la loro capacità di ispirare e comunicare è stata la loro ricchezza.

Al prossimo marketing flash!

Condividi per il povero Langley 🙁

Ciriciao gente!

Enza